Fossi: “Un Cie nell’area ex Hangar? L’idea è morta e sepolta”

CAMPI BISENZIO/SIGNA – Negli anni Duemila fu una vicenda che infiammò il dibattito politico. Soprattutto nel Comune di Signa. La vicenda è quella legata all’ex area Pastacaldi, nella zona dei Colli, dove sembrava che potesse realizzato un Cie (Centro immigrazione ed espulsione). All’epoca era sindaco Paolo Bambagioni e chi scrive fu anche al centro di […]

CAMPI BISENZIO/SIGNA – Negli anni Duemila fu una vicenda che infiammò il dibattito politico. Soprattutto nel Comune di Signa. La vicenda è quella legata all’ex area Pastacaldi, nella zona dei Colli, dove sembrava che potesse realizzato un Cie (Centro immigrazione ed espulsione). All’epoca era sindaco Paolo Bambagioni e chi scrive fu anche al centro di un’assemblea che definire infuocata è un eufemismo e che si svolse all’interno dell’ex cinema Lux di San Mauro durante la quale successe di tutto e fu anche impedito di parlare ad alcune persone. Anni dopo fu la volta dell’area ex Hangar a Campi Bisenzio: siamo nel 2010 e a Campi nacque un “Comitato no Cie”; comitato che poi si estese anche a Signa. La questione sta tornando alla ribalta della cronaca in questi giorni, anche in conseguenza di quanto successo a Venezia, nel centro di accoglienza di Cona, dove un’ex base missilistica ospita oggi quasi 1.500 migranti a fronte di una popolazione di 190 abitanti. Sull’ipotesi di realizzazione di un Cie nell’area ex Hangar ne ha parlato oggi il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, con un post su Facebook: “In questi giorni molti giornalisti mi chiamano per la questione Cie anche in riferimento alla vecchia idea dell’allora ministro dell’interno Roberto Maroni di collocare una struttura simile nell’area dell’ex Hangar. La mia posizione è questa: sono nel modo più fermo e assoluto contrario all’esperienza dei Cie che si sono rivelati luoghi abominevoli dove scompare del tutto lo stato di diritto e le autorità perdono ogni forma di controllo (c’è una letteratura purtroppo sterminata su questo, e il caso di questi giorni di Cona è soltanto l’ultimo di una lunga serie). Mi pare poi, quella venuta dal ministero e che si legge sui giornali, una proposta molto fumosa e poco chiara visto che si dice che devono essere centri diversi dal passato ma non si capisce bene diversi in cosa. Lo dico chiaro: non vorrei fosse un nuovo tentativo di “rincorrere” la destra su un campo suo che per noi rischia di diventare foriero solo di sconfitte”. E ancora: “Noi abbiamo un modello importante che è quello toscano basato sull’accoglienza diffusa e che ha funzionato in questi anni (la Toscana inoltre è una regione virtuosa anche sui numeri di accoglienza visto che abbiamo superato di gran lunga la cifra stabilita sui profughi nella nostra regione, cosa che in molte altre parti d’Italia non succede). Sono quindi e di conseguenza fermamente contrario a ogni eventuale, ma ad oggi del tutto inesistente visto che non ci sono comunicazioni istituzionali e ufficiali in merito, ragionamento sull’area dell’ex Hangar. Quell’area è oggi di proprietà del Comune che l’ha acquisita due anni fa dal demanio e ha in buona parte destinazione di compensazione idraulica. Sul suo futuro abbiamo molte idee che confronteremo con i cittadini ma non certo quella che il ministro Maroni agitò qualche anno fa. Quell’idea là nel modo più categorico è morta e sepolta”.