Acqua e tariffe, è scontro fra M5S e Pd

CAMPI BISENZIO – Da una parte il Movimento 5 Stelle, dall’altra il Pd campigiano. Nel mezzo “l’oggetto del contendere”, uno dei beni più preziosi per la collettività, non solo a Campi: l’acqua. “Durante l’ultimo consiglio comunale il M5S di Campi Bisenzio – spiega il consigliere Massimo Mancini – ha presentato due mozioni che, se approvate, […]

CAMPI BISENZIO – Da una parte il Movimento 5 Stelle, dall’altra il Pd campigiano. Nel mezzo “l’oggetto del contendere”, uno dei beni più preziosi per la collettività, non solo a Campi: l’acqua. “Durante l’ultimo consiglio comunale il M5S di Campi Bisenzio – spiega il consigliere Massimo Mancini – ha presentato due mozioni che, se approvate, non solo potevano far risparmiare diversi soldi ai cittadini ma avrebbero portato equità nel rapporto consumo/spesa, soprattutto alle famiglie più numerose. La prima intendeva far recepire una risoluzione dell’Onu e del Parlamento italiano che riconosce il diritto per ogni cittadino all’accesso a 50 litri di acqua potabile a uso domestico. La seconda riguardava la modifica dell’articolazione tariffaria che avrebbe portato un notevole risparmio in denaro soprattutto alla famiglie più numerose, recuperando l’eventuale riduzione di introiti dagli scaglioni di prima e seconda eccedenza. A dir poco imbarazzante l’intervento del consigliere Giancarlo Paolieri (Pd) ma è stato soprattutto il capo gruppo Lorenzo Loiero ad arrampicarsi sugli specchi dichiarando il voto contrario di tutto il Pd in virtù del fatto che è difficile conteggiare i cittadini utenti che risiedono in condominio, così come ci sono i fontanelli, che all’occorrenza possono risultare utili per ogni bisogno. Silenzio invece dai consiglieri della lista Emiliano Fossi Sindaco. A nulla, fra l’altro, sono valsi i numeri che dimostrano i lauti compensi dei dirigenti di Publiacqua e la chiusura del bilancio 2015 in utile di 30 milioni di euro. Nell’attesa di vedere famiglie lavarsi ai fontanelli, resta davvero l’amaro in bocca e incredulità per quanto sentito da coloro che in teoria dovrebbero salvaguardare le categorie più deboli”.
“Per l’ennesima volta – questa la replica di Loiero – il Movimento 5 Stelle si dimostra, nei fatti, promotore di azioni politiche volte esclusivamente a illudere e ingannare i cittadini su temi importanti come quelli della gestione dei servizi pubblici, in particolare dell’acqua. Raccontare i fatti con ricostruzioni false e tendenziose ormai è sempre più un marchio di fabbrica dei pentastellati ma fortunatamente i cittadini sanno distinguere con cognizione di causa.
Dell’acqua noi cittadini paghiamo solo la gestione, dalla potabilizzazione al servizio che la eroga direttamente in ogni casa fino allo smaltimento e alla conseguente depurazione. La prima mozione è un’interpretazione forzata e fantasiosa che prende spunto da una importante risoluzione Onu del 2010 che dichiarò l’accesso all’acqua “Diritto fondamentale dell’essere umano” facendo fronte ad un gravissimo problema che ha come conseguenza che ancora nel mondo circa 750 milioni di persone non hanno accesso ad acqua potabile. Fortunatamente viviamo in un contesto in cui l’approvvigionamento idrico non rappresenta un problema anche se tutto questo è stato garantito a fronte di enormi investimenti pubblici nel tempo. La seconda mozione risulta al momento pura utopia del lato pratico. Negli ultimi anni sono state fatte dai vari gestori nazionali numerose sperimentazioni che hanno dato un esito purtroppo negativo o inferiore alle aspettative riscontrando gravi difficoltà tecniche connesse alla collocazione dei contatori ma anche in relazione alle coabitazioni e all’applicazione del sistema per componenti ai condomini oltre alla discrepanza tra soggetti residenti e non residenti. Il pragmatismo imposto a chi ha responsabilità amministrative invece deve essere volto sempre nel garantire alto lo standard dei servizi erogatati con particolare riguardo a tutti quei cittadini che hanno difficolta economiche. In particolare è bene ricordare l’iniziativa dell’Autorità Idrica che, come tutti gli anni, destina 5,2 milioni di euro per ridurre le bollette di 32.000 utenti a basso reddito (circa 9.000 famiglie toscane) e che si trovano  in difficoltà economica incolpevole. Le bugie raccontate ai cittadini dal M5S non fanno altro che avvelenare inutilmente e pericolosamente il dibattito pubblico sfruttando spesso la poca consapevolezza tecnica dell’ignaro cittadino che legge un post “montato” ad arte solo per discreditare”.