Commercio illegale di fuochi d’artificio, sequestrati 250 chili di “botti”

SESTO FIORENTINO/FIRENZE – Commercio illegale di fuochi d’artificio sequestrati 250 chili di materiale pirotecnico. L’operazione è stata eseguita dai finanzieri del Comando provinciale di Firenze all’interno di un’attività commerciale nell’aera industriale fiorentina dell’Osmannoro: sono scattate due denunce nei confronti di un italiano e di un cinese per detenzione e vendita di materiale esplodente, senza le […]

SESTO FIORENTINO/FIRENZE – Commercio illegale di fuochi d’artificio sequestrati 250 chili di materiale pirotecnico. L’operazione è stata eseguita dai finanzieri del Comando provinciale di Firenze all’interno di un’attività commerciale nell’aera industriale fiorentina dell’Osmannoro: sono scattate due denunce nei confronti di un italiano e di un cinese per detenzione e vendita di materiale esplodente, senza le prescritte autorizzazioni di Pubblica sicurezza.

L’attività di servizio dei militari del contingente Anti terrorismo pronto impiego del Gruppo di Firenze è il risultato dell’intensificazione di appositi servizi di controllo durante le festività natalizie.

L’input investigativo che ha fatto scattare l’operazione delle Fiamme Gialle fiorentine è partito dagli approfondimenti eseguiti su alcuni insoliti volantini affissi nella zona nord di Firenze, che pubblicizzavano la vendita di fuochi d’artificio. La particolarità del messaggio consisteva nell’invitare gli avventori a contattare un numero telefonico su whatsapp, per iniziare secondo i finanzieri la trattativa finalizzata all’acquisto dei prodotti pirotecnici.

L’attività d’indagine ha consentito quindi di recuperare oltre 30 chilogrammi di artifizi pirotecnici e fuochi professionali (appartenenti alla IV e V categoria del Tulps) in un’attività commerciale di accessori in pelle per abbigliamento e, successivamente, scovare un altro deposito dove, all’interno di un furgone, erano custoditi ulteriori 220 chilogrammi di fuochi, per un totale complessivo di oltre 250 chili.

I due responsabili sono stati, rispettivamente, segnalati alla Procura della Repubblica di Firenze per vendita abusiva ed omessa denuncia all’Autorità di Pubblica sicurezza di materiale esplodente (ex artt. 678 e 679 c.p.), procedendo anche al sequestro penale degli articoli pirotecnici nonché del mezzo di trasporto.