Referendum, Pd “Sconfitto il Sì a livello nazionale, ma non a Sesto”

SESTO FIORENTINO – Una situazione quasi paradossale quella emersa dal Referendum dove a livello nazionale vince il No, mentre a livello locale nella Piana fiorentina è il Si che vince. “Prendiamo atto della sconfitta del Sì a livello nazionale – dicono in una nota Pd Giulia Barducci, Sara Martini, Claudia Pecchioli e il capogruppo in Consiglio […]

SESTO FIORENTINO – Una situazione quasi paradossale quella emersa dal Referendum dove a livello nazionale vince il No, mentre a livello locale nella Piana fiorentina è il Si che vince. “Prendiamo atto della sconfitta del Sì a livello nazionale – dicono in una nota Pd Giulia Barducci, Sara Martini, Claudia Pecchioli e il capogruppo in Consiglio Lorenzo Zambini – giusto raccogliere il segnale degli italiani e per questo riconosciamo nelle parole del Presidente del Consiglio un forte atto di responsabilità. Si apre una fase di grande incertezza per l’Italia, è stata persa un’occasione per rendere più efficiente il sistema istituzionale italiano e ridurre gli sprechi”.

Il dato interessante che esce dal Referendum è l’affluenza alle urne che a Sesto è arrivata a superare l’80% con l’80,21%. “I sestesi hanno scelto in maniera netta, votando al 58% per il Sì – prosegue la nota del Pd – uno dei comuni dove il Sì è andato meglio in tutta la piana e il dato sestese si attesta sopra la media della provincia fiorentina, in un comune dove il Partito Democratico non è al governo della città. Anche se i dati del referendum non sono totalmente sovrapponibili alle dinamiche locali, il Sindaco e le forze di maggioranza hanno legato il Consiglio comunale ad un No alla riforma, smentito sonoramente dalla volontà dei cittadini sestesi. Avevamo ragione a dire che l’ordine del giorno votato in Consiglio contro la riforma ha rappresentato una grave forzatura, oggi c’è la conferma che non corrisponde alla volontà della maggioranza dei cittadini sestesi”. Per il Pd sestese questo risultato è “una vera battuta d’arresto per Falchi schierato in prima linea contro la riforma e che pensava di fare di Sesto la città del no. Sesto invece ha detto sì. Siamo stati tra i cittadini, spiegando il merito della riforma e credendoci fino in fondo, continueremo su questa strada”.