CALENZANO – “Ai consiglieri del M5S avevamo già risposto in consiglio comunale, ma evidentemente non gli interessa confrontarsi ma rimanere delle proprie idee. Meglio spiegare direttamente ai cittadini le ragioni delle nostre scelte”. Inizia così il sindaco Alessio Biagioli a spiegare la composizione delle graduatorie dei nidi, tirate in ballo dai consiglieri del M5S.
“Comporre le graduatorie dei nidi su base ISEE significherebbe proprio considerare solo l’aspetto educativo del servizio e non le esigenze delle famiglie, oltre che produrre classi di tutti bambini di famiglie a basso reddito, cosa sbagliata pedagogicamente – spiega il sindaco Biagioli – La graduatoria dei nidi si compone secondo parametri che tengono conto del lavoro dei genitori e quindi dell’esigenza di avere a disposizione un posto pubblico in cui poter lasciare i propri figli, mentre la retta viene definita in base al reddito. Chi rimane fuori dai posti pubblici ha a disposizione fondi regionali, che fino allo scorso anno riuscivano a coprire tutte le richieste. Quest’anno tali fondi sono stati diminuiti e il Comune è intervenuto con risorse proprie, arrivando a stanziare la stessa cifra dell’anno scorso. Nonostante questo 50 bambini sono rimasti fuori dai nidi sia pubblici che privati, per un consistente aumento delle richieste. E’ la prima volta che succede, nonostante si sia aperto un nido privato in più e nonostante i posti a disposizione su Calenzano siano ampiamente nei parametri europei. Dobbiamo capire se questo è un evento sporadico o strutturale, per capire come intervenire. Ribadiamo comunque che il nido è anche un’esigenza educativa, soprattutto dal secondo anno in poi, che dovrebbe essere quindi garantita a tutti su tutta la penisola, dove invece vediamo molte disparità tra regione e regione. Proprio per questo dovrebbe diventare un vero e proprio servizio pubblico, finanziato dallo Stato, perché frequentare il nido aumenta le capacità cognitive dei futuri alunni e cittadini. Considerarlo un servizio educativo significa fare pressione sullo Stato affinché venga garantito a tutti, se lo consideriamo solo un’esigenza per le famiglie avremo sempre degli esclusi”.