Teatro, cinque spazi per Avamposti 2016

CALENZANO – Cinque luoghi diversi per accogliere gli spettacoli della rassegna Avamposti del Teatro delle donne in collaborazione con il Comune. Ad aprire la rassegna, il 16 settembre, sarà Trinceo di signore nel Cortile del Bargello a Firenze. Gli altri luoghi saranno il Teatro Manzoni, il ristorante La Giara, lo spazio esterno di CiviCa e […]

CALENZANO – Cinque luoghi diversi per accogliere gli spettacoli della rassegna Avamposti del Teatro delle donne in collaborazione con il Comune. Ad aprire la rassegna, il 16 settembre, sarà Trinceo di signore nel Cortile del Bargello a Firenze. Gli altri luoghi saranno il Teatro Manzoni, il ristorante La Giara, lo spazio esterno di CiviCa e l’ex scuola Mascagni.

“Trincea di signore” è un testo di Silvia Calamai, autrice calenzanese, docente di linguistica all’Università di Siena e di drammaturgia per diversi anni alla scuola di scrittura teatrale. Ad interpretare i due ruoli Amanda Sandrelli e Monica Bauco, accompagnate al pianoforte dalle musiche di Marco Baraldi e da una cantante.

Il 17 settembre sarà la volta di Gianni di Caroline Baglioni, premio scenario per Ustica 2015, porterà in scena “Gianni”. La Calenzano Teatro Formazione sarà presente al festival con il gruppo Factory (gli allievi “storici” di Stefano Massini) e con un importante testo, “La commedia di Candido”. Lo spettacolo verrà rappresentato domenica 18 settembre e lunedì 19 in teatro, per un pubblico limitato. Antonio Fazzini proporrà negli spazi della ex-scuola Mascagni, per 5 sere (dal 21 settembre) un’intima riproposizione del racconto di Assia Djebar “La donna fatta a pezzi”, con la regia di Filippo Renda per poche decine di spettatori. Il racconto sarà accompagnato da musiche arabe e da un buffet-cena in tema, allestito sulla terrazza.

Elena Arvigo, attrice e regista di grande talento, presenterà una novità assoluta “I monologhi dell’atomica” da Preghiera per Cernobyl di Svetlana Aleksievich e Nagasaki di Kyoko Hayashi. Kyoko Hayashi è una donna sopravvissuta a Nagasaki che ha lasciato testimonianza in Nagasaki-Racconti dell’atomica, in quattro storie svolge il racconto in presa diretta, attraverso i personaggi femminili, di quello che accadde a Nagasaki, ma anche di cosa significa vivere da sopravvissuti al disastro. Negli spazi della biblioteca saranno proposti alcuni incontri con Roberta Mazzanti su Assia Djerbar, con il presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, con Elena Arvigo e Lucia Squeglia, giornalista free lance, collaboratrice da Mosca per La Stampa, L’Espresso, Radio Svizzera; con Livia Grossi giornalista del Corriere della Sera.