SESTO FIORENTINO – I comitati no aeroporto, il giorno dopo la sentenza del Tar, spiegano che il legale “ha già protocollato la formale richiesta di interruzione/archiviazione della procedura di Via perché con tale sentenza… si riparte ex novo”.
“E’ una vittoria dei cittadini della Piana – scrive il Coordinamento dei comitati di Prato e Pistoia – che non hanno mai accettato supinamente le decisioni imposte dall’alto su una scelta cervellotica, che nel merito a nostro avviso non ha neppure motivazioni industriale soddisfacente, comparate con le alternative proposte e volutamente mai prese in considerazione”.
Rossi ha annunciato ricordo al Consiglio di Stato, “cosa che avremmo fatto noi in caso di soccombenza – dicono i comitati – vedremo come andrà a finire, nel primo tempo siamo in vantaggio noi, alla fine della partita vedremo il responso, che tuttavia nel caso ci vedesse soccombere al Consiglio di Stato avrebbe comunque i tempi supplementari presso la Corte di Giustizia Ue, e la corte dei diritti umani, quindi la strada è ancora molto lunga”.
Secondo i comitati se il presidente della Regione fosse coerente dovrebbe dimettersi. “Infatti quello ‘più confuso’ non è il Tar ma proprio il presidente Rossi, visto come in più di una occasione già dovuto rimangiarsi le promesse fatte, fino al punto di intervenire alle Commissioni Istruttorie della Via, a nostro avviso non avendone ne i requisiti tecnici né di mandato, avendo lo stesso già incaricato appositi dirigenti Regionali”.
Lo stesso discorso di coerenza andrebbe fatto, secondo il coordinamento dei comitati, al sindaco Biffoni per la decisione di non firmare il ricorso al Tar, “adducendo in Consiglio Comunale che in fondo non c’erano motivazioni di sostanza per ricorre come Comune”.
“La battaglia non è finita – concludono i comitati – è solo il primo tempo, quindi a settembre organizzeremo una grande cena sia per brindare a questa prima battaglia civica vinta con pervicace abnegazione, sia per raccogliere fondi per il prossimo step ovvero tutelare questa sentenza anche al Consiglio di Stato”.