SIGNA – Non c’è dubbio che l’inversione del senso di marcia in via Ferroni sia stata uno degli argomenti più dibattuti a Signa nelle ultime settimane. Con tanto di raccolta di firme da parte dei commercianti del centro storico che chiedevano e chiedono all’amministrazione comunale di ripristinare il senso unico da via Roma verso piazza Michelacci. E’ di questi giorni poi la notizia che il sindaco Alberto Cristianini ha annunciato il ripristino dell’originario senso di marcia nei primi giorni di agosto o al massimo all’inizio di settembre: “Una notizia – ha detto Gianni Vinattieri, capo gruppo Forza Italia/Rinasce Signa – che apprendo con interesse e stupore”. “L’ordinanza che ha cambiato le cose – continua Vinattieri – ha provocato proteste di cittadini, commercianti e forze politiche per la sua assurdità e insensatezza e ha portato a una petizione popolare, interrogazioni e mozioni consiliari. Un provvedimento sbagliato che doveva essere rivisto senza ulteriori temporeggiamenti. E, se da un lato apprendiamo con interesse quanto dichiarato dal sindaco, dall’altro ribadiamo l’urgenza di applicare quanto chiesto dal dispositivo della nostra mozione presentata, discussa e bocciata nel consiglio del 18 luglio, ovvero ripristinare entro la fine del mese corrente l’originario senso di marcia”.
Vinattieri poi passa ad alcune considerazioni politiche: “Se il consiglio comunale ha ancora ragione di esistere, nella seduta di lunedì scorso sono emerse due cose: durante la discussione della petizione popolare per il ripristino del senso di marcia di via Ferroni, il sindaco ha annunciato “di aver già dato mandato per il ripristino subito dopo la festa di settembre e in particolare in data 16 settembre 2016”. Successivamente è stata bocciata dalla maggioranza di consiglieri del Pd e di Progetto Signa una mozione che avevo presentato e che chiedeva di ripristinare entro la fine del mese di luglio l’originario senso di marcia”.
“Se poi il giorno successivo al consiglio comunale – conclude Vinattieri – il sindaco annuncia alla stampa provvedimenti esattamente opposti a quelli dichiarati e votati durante il consiglio stesso, allora significa che questo organo è considerato ormai privo di qualunque valore politico e istituzionale. Significa che il consiglio comunale è ormai svuotato di ogni funzione se non quella di mera ratifica di provvedimenti decisi dalla giunta o, più spesso, dagli uffici comunali. Significa, soprattutto, che i voti dei consiglieri del Pd e di Progetto Signa (compreso quello del sindaco) sono ritenuti del tutto insignificanti al punto da essere utilizzati per bocciare una mozione il lunedì e affermarne la validità il giorno successivo”.