SESTO FIORENTINO – Vestito grigio e cravatta rossa, Lorenzo Falchi ha prestato giuramento da sindaco e presentato stasera al Consiglio comunale sestese il suo programma per i prossimi cinque anni. Emozionati i consiglieri alla prima esperienza sui banchi, presenti molti cittadini, nella saletta ma anche nel cortile del Comune in via Fratti, dove era stato allestito il maxischermo per seguire i lavori.
A presiedere l’inizio della seduta la consigliera del Pd Sara Martini, in qualità di consigliera anziana, che ha dato il via alle procedure per l’ingresso dei consiglieri Cristina Conti e Marco Salvadori di Sinistra Italiana e Per Sesto, dopo la nomina in giunta di Diana Kapo e Camilla Sanquerin. E’ stato eletto il presidente del Consiglio comunale, Ivan Moscardi, votato dalla maggioranza, mentre la minoranza (Pd, Sesto Bene Comune, Forza Italia e Movimento 5 stelle guidati da Lorenzo Zambini, Maurizio Quercioli, Maria Tauriello e Pietro Cavallo) si è astenuta. All’ufficio di presidenza sono state elette anche Vanna Rogai (Per Sesto) e Serena Terzani (Sesto Bene comune).
Il sindaco, con la fascia tricolore, ha poi giurato sulla Costituzione, una copia autografata da Nilde Iotti, e l’ha mostrata, ricordando con questo gesto il precedente dell’ultimo sindaco, Sara Biagiotti, che giurò sull’Ipad. Molti i punti toccati nel discorso programmatico, tra i più importanti sicuramente la proposta al Consiglio comunale di istituire una commissione dedicata alle grandi opere, aeroporto e termovalorizzatore. Una commissione che sia “di studio, di monitoraggio e di stimolo alla Giunta”. Il sindaco ha citato poi i recenti scontri all’Osmannoro che “mi hanno preoccupato non solo per i fatti in se, ma per la tensione che possono generare. Serve rispetto delle regole e dialogo. L’Osmannoro, dove vive una delle più grandi comunità cinesi, può diventare in questo senso un laboratorio nazionale. Stamani ho fatto un incontro con tre associazioni cinesi e con giovani di seconda generazione”.
Poi, la questione dell’ambiente, con il primo atto firmato da sindaco del ricorso al Tar contro la realizzazione del termovalorizzatore, ma anche la “firma del protocollo Zero waste e la decisione di estendere la raccolta differenziata porta a porta e l’attenzione all’urbanistica, con la scelta di volumi zero”. Citata anche la Ginori e l’importanza che resti a Sesto e il museo, per il quale Falchi si impegna a trovare soluzioni per la riapertura e per il quale ha nominato un suo consigliere alla Cultura, Tomaso Montanari, che si occuperà anche del futuro del polo di Doccia che “deve diventare un punto di riferimento metropolitano e regionale, ospitando anche fondazioni e associazioni”. Falchi ha parlato poi di Ztl, centro cittadino e commercio (la Ztl va mantenuta, mentre per i posti a pagamento va prevista una riduzione), la scuola (“vogliamo aprire un nuovo asilo alla Zambra), la questione dell’area Pl1-Pl13, il Polo scientifico da collegare alla città e da riempire di funzioni, a partire dall’apertura degli impianti sportivi. In un’ora circa di tempo, Falchi ha disegnato il suo progetto di città, il suo impegno per i prossimi cinque anni. Ha ringraziato gli assessori (“ci aspetta un grande lavoro”), i dipendenti comunali, il neo presidente del Consiglio comunale e tutti i consiglieri. “Non ci annoieremo” ha concluso.