CALENZANO – E’ tornato dopo un periodo di malattia al lavoro e si è visto arrivare, dopo pochi minuti dal rientro, i Carabinieri a cercarlo. E’ accaduto oggi ad uno dei 17 lavoratori della Next Level di Calenzano (la ex Seac, fallita nel giugno 2014) azienda a capitale russo che realizza strumentazione biomedica per laboratorio, che oggi rientrava in azienda normalmente, senza aver ricevuto alcuna diversa indicazione.
Le forze dell’ordine sono intervenute a seguito di una chiamata della dirigenza per un “problema di ordine pubblico” allo scopo di allontanarlo dal posto di lavoro, spiegano i sindacati, ma si sono limitate a chiedere le generalità del lavoratore, sbalordito, che ha seguito dell’accaduto ha accusato un malore e si è recato in ospedale.
“Da inizio anno i dipendenti vivono uno stato di agitazione per il mancato pagamento di mensilità arretrate e martedì 21 giugno scorso hanno scioperato – dice Daniele Collini della Segreteria della Fiom Cgil di Firenze -. L’episodio di oggi è però inclassificabile: la Next Level ha assunto un comportamento inaccettabile ed oltre a mettere a repentaglio l’occupazione pensa pure di utilizzare la forza pubblica per risolvere i problemi interni. Da subito abbiamo provveduto a informare e chiedere un incontro al Giudice fallimentare, nei prossimi giorni valuteremo insieme ai lavoratori ulteriori iniziative di mobilitazione. Nel frattempo siamo vicini al lavoratore vittima di pressioni psicologiche”.
Nella foto di archivio i lavoratori che protestano davanti alle Next level ex Seac