Rifiuti: Toscana da primato per la raccolta di frigo, monitor e lampadine

SESTO FIORENTINO – Mentre Sesto in particolare e la Piana più in generale si confermano “l’ombelico del mondo” in tema di rifiuti, la Toscana si conferma a sua volta come la prima regione del centro Italia sia per quanto  riguarda la raccolta complessiva di frigoriferi, monitor e lampadine, sia per la media pro capite, pari […]

SESTO FIORENTINO – Mentre Sesto in particolare e la Piana più in generale si confermano “l’ombelico del mondo” in tema di rifiuti, la Toscana si conferma a sua volta come la prima regione del centro Italia sia per quanto  riguarda la raccolta complessiva di frigoriferi, monitor e lampadine, sia per la media pro capite, pari a 5,67 Kg per abitante. E’ quanto emerge dal dossier realizzato dal Centro di coordinamento Raee (Rifiuti apparecchiature elettriche e eletttroniche) per l’anno 2015 che è stato presentato oggi dall’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni (nella foto) e dal direttore generale del Centro stesso Fabrizio Longoni. I Centri di Conferimento ogni 100.000 abitanti si attestano a cinque, nonostante il passaggio dai 192 Centri dell’anno precedente ai 198 del 2015 a cui si aggiungono 32 altri centri. La presenza di strutture di raccolta ha registrato un incremento di circa il 3%: in tutto ciò Firenze si conferma la provincia toscana con i maggiori quantitativi di Raee raccolti, pari a 6.394.817 kg. Seguono nell’ordine Pisa con 2.646.810 kg, Lucca con 2.504.796 kg che registra anche la migliore raccolta pro capite a livello regionale e Arezzo con 2.001.442 kg. “La Toscana – ha detto l’assessore Fratoni – conferma anche nel 2015 il trend positivo dei risultati di raccolta dei Raee che attestano l’impegno quotidiano e la sensibilità dei cittadini nella raccolta differenziata”. “La strada è ancora lunga – ha concluso – ma la Regione Toscana può fare molto, a partire dalla pianificazione con l’attività autorizzatoria, il monitoraggio delle aziende e sostenendo anche la sana imprenditoria di settore con l’utilizzo dei fondi strutturali da destinare a una maggiore efficienza dal punto di vista energetico o all’innovazione”. L’assessore Fratoni, poi, è entrata nel merito dell’inceneritore: “La Regione si aspetta che l’impianto si faccia, non tanto per ribadire una scelta fatta ma perché a valle di quella scelta sono già state concluse tutte le procedure di valutazione di impatto ambientale”. E ancora: “Sarà un impianto necessario anche quando la raccolta differenziata raggiungerà il 70%: la dimensione è stata calcolata esattamente in base al flusso dei rifiuti e alla sua destinazione. Per la chiusura del ciclo c’è bisogno, se non vogliamo conferire ulteriormente rifiuti in discarica, con pratiche ben più impattanti che anche l’Europa ci chiede di non perseguire, dobbiamo dotarci di un’impiantistica di ultimissima generazione, che segua controlli puntuali già previsti nei piani di monitoraggio, e che consenta una gestione ambientalmente sostenibile, tale da rendere la Toscana moderna e autosufficiente da questo punto di vista”.