SIGNA – L’oggetto del “contendere” è l’Accordo di programma per la forestazione e l’imboschimento nella zona di villa Castelletti. Accordo che fa parte degli interventi per la riqualificazione dell’aeroporto come deciso con delibera regionale e sul quale, nei giorni scorsi, ha preso posizione anche Gianni Vinattieri (capo gruppo Forza Italia/Rinasce Signa) e che ha registrato, nell’ultimo consiglio comunale, il voto contrario di Valentina Quattrone (Pd). Che ora spiega i motivi del suo no: “Non ho mai nascosto, alla maggioranza, la mia contrarietà a queste due infrastrutture per la loro coesistenza in un fazzoletto di terra. Entrambe andranno a incrementare il traffico pesante e leggero e a peggiorare il bilancio delle emissioni di inquinanti nella Piana. E per l’obiettivo che l’accordo si propone la localizzazione del boschetto è veramente significativa? Rilevare un’area già pubblica è utile o è solo una scelta di opportunità nel senso che rende l’operazione solo facile e veloce? Quel terreno piuttosto scosceso può essere idoneo e sfruttabile?”. Queste alcune delle domande che Valentina Quattrone si pone e che ovviamente rimanda anche alla maggioranza.
“Tutti sanno – aggiunge – che sono necessarie, sia per l’inceneritore che per l’ampliamento dell’aeroporto, opere di mitigazione, di compensazione e di miglioramento ambientale ovvero piantumazione di alberi e creazione di aree umide. Grazie a questo accordo tuttavia dei 160 ettari di bosco e degli oltre 4 milioni di euro di investimento, a Signa toccheranno circa 1,7 ettari per un valore di 450.000 euro. E’ utile anche chiarire che i soldi erano già stati stanziati dalla Regione qualche anno fa ma la compartecipazione del 20% inizialmente richiesta ha reso, a quei tempi, gli alberi poco appetibili e desiderabili”.
E ancora: “Ma torniamo a inceneritore e aeroporto: quello che maggiormente mi preoccupa sono l’accumulo di sostanze sul territorio provocate da i due impianti e gli effetti dell’inquinamento nel lungo periodo. Tanto per dirla chiaramente i cittadini di San Piero a Ponti e di San Mauro sono a 4 km dall’inceneritore, mentre Lecore entra tra le rotte della nuova pista. Essere preoccupati per gli effetti sulla salute non è ideologia, è senso di responsabilità, non mi sento in difficoltà per questo, lo sarei stata se avessi votando diversamente. Per tutti questi motivi votare a favore di questo provvedimento, che pare portare dei benefici ai signesi, mentre in realtà comporta sviluppi con conseguenze pesanti e di carattere permanente sul territorio, mi crea problemi di carattere etico, sociale e giuridico. Il mio voto è contrario alle opere previste, non alla forestazione, poi se qualcuno la vuole banalizzare dirà che sono contraria alla forestazione ed all’opportunità che ci viene offerta, ma non è così”.