BCC Signa, i soci hanno detto sì alla fusione con Impruneta e Mugello

SIGNA – C’è chi l’ha definita una “ferita” per Signa. Fatto sta che i soci della Banca di Credito Cooperativo di Signa hanno detto sì alla fusione con BCC Mugello e Impruneta. Tutto ciò nel segno delle fusioni fra le banche di credito cooperativo della nostra regione che oggi ha portato appunto alla nascita del Banco Fiorentino. E a conclusione dell’assemblea straordinaria dei soci della BCC di Signa, che hanno approvato il progetto di “fusione per unione”, già autorizzato da Bankitalia e in decorrenza operativa dal 1 luglio 2016. Nascerà così un’unica banca cooperativa fiorentina con 40.000 clienti, raccolta da 1,1 miliardi di euro, impieghi per 1 miliardo di euro, l’indice Cet Ratio 1 al 19,5%. Inoltre la nuova banca avrà 170 milioni di patrimonio complessivo, cento dei quali destinati al cosiddetto “patrimonio libero” per una leva potenziale, stimata, di assunzione rischi per circa 1 miliardo di euro di impieghi alla clientela. “La nuova banca – si legge in una nota – estenderà la sua azione da Firenze a sette province, due regioni (Toscana ed Emilia), 52 Comuni, con 29 filiali e 250 dipendenti. Le tre banche unite sommeranno circa 12.000 soci. La nuova BCC nata da questa fusione resterà nella holding delle BCC istituita seconda la recente normativa di riassetto del settore”. Sempre oggi, prima di votare la fusione, l’assemblea dei soci della BCC di Signa ha approvato in seduta ordinaria il bilancio 2015, il 97° bilancio della sua storia, che si è chiuso con un utile netto di 902.000 euro, e che segna una raccolta totale di 577,4 milioni (445,7 milioni la raccolta diretta), impieghi netti alla clientela per 389,1 milioni, patrimonio netto di 60,7 milioni e un indice Cet Ratio 1 al 16,9%. Per decidere sullo stesso progetto di fusione sono chiamate a votare sempre questo fine settimana le assemblee straordinarie dei soci della BCC Mugello e della BCC Impruneta.