SESTO FIORENTINO – Palloncini rossi sparsi per terra vicino al palco e sopra il mega cartellone con lo slogan, sulle musiche dei Muse, scelta caduta su Uprising (“sommossa”), in attesa che tutti potessero prendere posto nella sala del Grotta, si apre la campagna elettorale di Lorenzo Falchi candidato sindaco di Sinistra Italiana e di PerSesto. Un format simile a quello dei concerti (che ormai va per la maggiore tra i candidati alla poltrona di sindaco): scenografia, musica, sala piena e sul palco gli “apripista” le band che riscaldano l’atmosfera prima dell’entrata in scena del protagonista. Così fan tutti. Anche stamani al Grotta è stato così per Lorenzo Falchi, preceduto da un intervento (“mi hanno detto di essere breve”) di Vanna Rogai che ha spiegato la “sua” Sesto dal 1975 agli anni in cui è stata consigliere comunale e prima presidnente del consiglio comunale e poi la giovane Diana Kapo che ha spiegato l’amore per “una Sesto accogliente”, “una Sesto che ha accolto la mia famiglia quando siamo arrivati qui dall’Albania” e poi gli slogan: “Sesto è ambiente, è sviluppo dell’ambiente, Sesto Fiorentino della cultura perché abbiamo un polo scientifico” e l’arrivo di Falchi. “Lorenzo Falchi incarna tutto questo”. E’ un crescendo di applausi. La sala è strapiena. Tanti sono sulle scale affiancati da una fila di ombrelli, perché fuori piove. “E’ emozionante vedere la sala piena” esordisce Falchi “con tanti sestesi”. Ci sono gli otto ex consiglieri del PD che presentarono la mozione di sfiducia al sindaco Biagiotti, c’è l’ex sindaco Gianni Gianassi, ci sono i componenti della sua giunta, molti dipendenti comunali, rappresentanti di molte associazioni e anche qualcuno venuto da fuori comune.
Sul palco Falchi mostra uno spot realizzato contro l’aeroporto. “No aeroporto, no inceneritore” spiega nel sul programma e aggiunge “ci sono anche altri aspetti come il lavoro e la necessità di sostegno ai redditi messi in discussione dalla crisi”. Lavoro e il richiamo va alla Richard Ginori “lavoreremo per fare di tutto affinché la produzione resti a Sesto – dice Falchi – e no alle speculazioni sull’area e rispetto per i livelli occupazionali”. Nel sul programma ci sono anche le scelte per le politiche sociali, sanitarie e per la casa, per le scuole e la nuova realizzazione della ludoteca nell’ex cantiere di via Sarri. La cultura. “Vogliamo valorizzare quello che è presente a Sesto – dice Falchi – lanceremo un concorso di idee per gli spazi culturali della città come Palazzo Pretorio e i nuovi spazi che si apriranno a Doccia”. Un intervento legato al sociale, invece, per la Lucciola. Un ritorno al passato con una ventata di novità per una “Fiera – dice Falchi – del territorio con le eccellenze e che richiami persone da fuori Sesto”. In tutto questo si inserisce la mobilità con la “disponibilità a rivedere la Ztl” e rendere gratuiti i parcheggi fuori dal centro.
Sorride Lorenzo Falchi e non solo sui manifesti elettorali, convinto di “portare Sesto al ballottaggio, per la prima volta. Contro il PD”.