A sinistra per Signa: “Migranti, cosa è cambiato da luglio?”

SIGNA – Il tema dell’accoglienza ai migranti resta sempre fra i più caldi. Sia a livello nazionale che locale. Come testimonia anche la presa di posizione del gruppo consiliare “A sinistra per Signa” che in questi giorni è tornato sull’argomento criticando le ultime scelte fatte dall’amministrazione comunale. E che riguardano l’accordo sottoscritto di recente con […]

SIGNA – Il tema dell’accoglienza ai migranti resta sempre fra i più caldi. Sia a livello nazionale che locale. Come testimonia anche la presa di posizione del gruppo consiliare “A sinistra per Signa” che in questi giorni è tornato sull’argomento criticando le ultime scelte fatte dall’amministrazione comunale. E che riguardano l’accordo sottoscritto di recente con Auser, Misericordia San Mauro e Signa Calcio, tre realtà associative del territorio signese che si adopereranno per l’integrazione dei cittadini migranti. “A luglio – spiega il capo gruppo Romina Niccolai – è stato detto da tutti che l’amministrazione comunale non era in grado di accogliere i migranti e che un progetto di integrazione non era possibile, viste le poche risorse economiche e umane, con tanto di ordine del giorno presentato dal nostro gruppo e al quale il Pd votò in modo contrario”. “Vorremmo capire – continua – cosa è cambiato da allora e perché tutte le forze in consiglio non siano state coinvolte in questo percorso, visto che la nostra era una proposta di collaborazione. Gli stessi consiglieri che hanno votato contro l’ordine del giorno hanno detto più volte che per rispondere adeguatamente a un simile fenomeno, è necessaria la collaborazione di tutti ma mi pare che loro siano stati i primi a non farlo. Evidentemente alla fine la voglia di attribuirsi ogni iniziativa e idea prevale; fra l’altro, Lastra a Signa è il vero promotore, almeno fra i Comuni limitrofi, di questa iniziativa. Con quali mezzi economici gestiranno questo progetto? Come sono state selezionate le associazioni? In che modo verranno suddivisi gli eventuali finanziamenti? Che attività verranno svolte? Quanto durerà il progetto?  Visto che le decisioni importanti le conosciamo a cose fatte e che, come gruppo consiliare non siamo stati invitati nemmeno alla presentazione di un progetto che avevamo promosso, anche noi d’ora in poi useremo questo strumento per fare le nostre interrogazioni, se non altro le risposte saranno pubbliche davvero. Perchè, facendo così, consiglio comunale e le sue varie articolazioni inesorabilmente vengono svuotati delle loro funzioni da chi prende le decisioni”.