Ma quali Rossi e Buffon… Il record di imbattibilità è di Lodovini

SESTO FIORENTINO – Dopo Sebastiano Rossi, che nella stagione 1993/1994 mantenne la propria porta inviolata per 929 minuti, ieri è stata la volta di Gigi Buffon, che si è fermato a 973 minuti. Ma se andiamo indietro nel tempo e nel cosiddetto calcio minore, il vero record di imbattibilità non spetta né a Rossi, né […]

SESTO FIORENTINO – Dopo Sebastiano Rossi, che nella stagione 1993/1994 mantenne la propria porta inviolata per 929 minuti, ieri è stata la volta di Gigi Buffon, che si è fermato a 973 minuti. Ma se andiamo indietro nel tempo e nel cosiddetto calcio minore, il vero record di imbattibilità non spetta né a Rossi, né a Buffon ma un portiere dei dilettanti. Un record ottenuto nella stagione 1987/1988 da Andrea Lodovini, classe 1965, originario di Subbiano che in poco meno di venticinque partite giocate con la maglia della Sestese, mantenne la propria porta inviolata per ben 2.243 minuti, come testimonia anche l’articolo riprodotto qui sotto. Lodovini subì un gol alla prima giornata di campionato, dopo cinque minuti, su calcio di rigore, per poi incassarne un altro soltanto alla ventinovesima giornata e per di più su autorete. Un record frutto anche delle sedici partite pareggiate per 0-0 in quella stagione dalla compagine rossoblu, alla fine terza in campionato. Lodovini all’epoca aveva 22 anni e i giornali arrivarono addirittura a fare il countdown nell’imminenza del record. Un record che superò di gran lunga quello precedente, che era di 1.760 minuti e lo deteneva Emmerich Tarabocchia, nato e cresciuto nel settore giovanile del Genoa mentre il primato lo ottenne con la maglia del Lecce. Lodovini superò il suo predecessore a Cavriglia, poi iniziarono gli inviti in televisione e le interviste sui giornali. Fra l’altro anche l’anno successivo Lodovini fece molto bene, restando imbattuto per 940 minuti. “Buffon – ha dichiarato Lodovini in una recente intervista – tecnicamente non è perfetto, ma è talmente capace di fare qualunque cosa mentre Zoff era un cerebrale. Io facevo parte dei cerebrali e a volte il “cerebro” dava i numeri e quindi facevo danni”. E pensare che lui ha fatto meglio di entrambi… Lodovini poi è rimasto nel calcio, come allenatore fra i dilettanti, e nella stagione in corso è stato chiamato nel mese di novembre a sostituire Alessandro Mariottini sulla panchina del Pratovecchio.