Tempi lunghi per riparare una perdita idrica. La segnalazione

SESTO FIORENTINO – Tempi lunghi per la riparazione di una perdita idrica. E’ quanto sostiene Marcello Massi che una perdita della fine di gennaio gennaio è stata riparata da Publiacqua nei giorni scorsi. “La perdita idrica – spiega Massi – è avvenuto in via Bruschi il 27 gennaio scorso all’altezza del numero 109 punto dove, […]

SESTO FIORENTINO – Tempi lunghi per la riparazione di una perdita idrica. E’ quanto sostiene Marcello Massi che una perdita della fine di gennaio gennaio è stata riparata da Publiacqua nei giorni scorsi.
“La perdita idrica – spiega Massi – è avvenuto in via Bruschi il 27 gennaio scorso all’altezza del numero 109 punto dove, non molto tempo fa, era stato eseguito un intervento di riparazione. Il punto della perdita, risultava evidenziato con un riquadro di color marroncino, evidentemente da parte di un vostro collaboratore. Il 9 febbraio, constatato che a distanza di oltre una settimana, il guasto non era stato ancora riparato, guasto che ha portato ad un’enorme dispersione di acqua potabile, ho provveduto a segnalare e sollecitare l’intervento al numero verde 800314314”.
I tecnici, aggiunge Massi sono arrivati il 10 febbraio e dopo l’intervento hanno transennato l’area degli scavi “impedendo – prosegue Massi – di fatto ai condomini di accedere alle loro abitazioni con le auto, ma Nella zona interessata di via Bruschi, in gran parte vi sono abitazioni di vecchia costruzione prive sia di posti auto che di box/garages e considerato che gli spazi utilizzabili a parcheggio sono ridotti all’osso, quindi inadeguati e insufficienti, i condomini del civico 109, tornando dal lavoro a sera, sono stati costretti a parcheggiare le proprie auto a circa un Km, nello spazio adiacente i giardini XI agosto”. E le transenne sono rimaste anche il giorno dopo.
“Ritengo il comportamento della ditta concessionaria dei lavori incomprensibile – aggiunge Massi – inaccettabile, censurabile e di mancanza di rispetto per i cittadini sia dal punto di vista civilistico che giuridico”.