CAMPI BISENZIO – “L’amministrazione comunale chieda alla Regione di poter introdurre criteri ulteriori per l’assegnazione delle case popolari”. A presentare la richiesta sono gli esponenti dal neo costituito coordinamento di centro-destra campigiano, Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, Fiorenzo Smalzi, commissario provinciale Lega Nord, Claudio Gemelli, coordinatore Fratelli d’Italia Piana Fiorentina e Simone Sanfilippo, commissario provinciale Lega Toscana – Più Toscana, che aggiungono: “In queste settimane in tutti i Comuni della Città Metropolitana è in corso di approvazione il regolamento ai sensi dell’art. 3, comma 1, della Legge Regionale Toscana n. 96/1996 come modificata, contenente le modalità di assegnazione e di utilizzo degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni del L.O.D.E. fiorentino, atto propedeutico all’emanazione del Bando per le case popolari. Per questo, chiediamo che il Comune di Campi Bisenzio chieda alla Regione la possibilità di introdurre una serie di “criteri aggiuntivi” avvalendosi dell’articolo 4 della legge regionale così come modificata”.
“La legge precedente – hanno aggiunto – prevedeva ai sensi dell’articolo 5 che “Particolari requisiti aggiuntivi a quelli previsti nella Tabella A potessero essere stabiliti in relazione all’assegnazione di alloggi realizzati con finanziamenti destinati a specifiche finalità, ovvero in relazione a peculiari esigenze locali. Per tali interventi, i provvedimenti regionali di localizzazione potevano prevedere requisiti integrativi rispondenti alle finalità programmatorie con riferimento anche alla eventuale anzianità di residenza”. Tuttavia tale potestà che la legge affidava agli enti comunali con l’intervenuta modifica del 2014 è stata eliminata e oggi l’articolo 4 modifica il testo del precedente articolo 5 prevedendo che “particolari requisiti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla legge possono essere stabiliti esclusivamente con provvedimenti regionali di localizzazione, in relazione all’assegnazione di alloggi realizzati con finanziamenti destinati a specifiche finalità, ovvero finalizzati ad ovviare a peculiari esigenze locali”. La presenza di 77 persone che hanno la residenza nella casa comunale sono certamente una peculiare esigenza locale, così come, risulta peculiare la presenza del 16% di stranieri residenti sul nostro territorio”.
E infine: “L’ulteriore requisito da introdurre mirerebbe a poter introdurre nel bando per le case popolari la cosiddetta residenzialità premiale. Oggi la legge regionale prevede come criterio di accesso al bando una residenzialità quinquennale. Ma ciò per Campi non basta. Una volta superato il primo sbarramento per la redazione della graduatoria, occorre prevedere l’ulteriore criterio dell’attribuzione di un punteggio maggiore relativamente agli anni di anzianità di residenza”.