Il Comune dice no al presepe e Gandola scrive ai parroci

CAMPI BISENZIO – Una lettera aperta a tutti i parroci di Campi. E’ quella che il capo gruppo di Forza Italia Paolo Gandola ha scritto dopo che il consiglio comunale di lunedì scorso ha respinto la mozione presentata dal suo gruppo con la richiesta di allestire un presepe all’interno del palazzo comunale. “Il dispositivo era semplice – spiega Gandola – ovvero impegnava il sindaco e la giunta ad attivare ogni iniziativa volta al recupero e alla valorizzazione della cultura del presepe come simbolo di tradizione, fede, pace e civile convivenza fra i popoli mediante la collocazione di presepi e/o natività in luoghi pubblici a partire dal palazzo comunale a memoria del fatto storico che è all’origine delle festività natalizie”. “Tuttavia, – continua Gandola –  in quella che è la massima assise cittadina, abbiamo dovuto assistere a strepiti e dichiarazioni forsennate che hanno lasciato tutti noi di Forza Italia davvero disgustati. L’esposizione del presepe, infatti, è stata ritenuta dal consigliere Paolieri dannosa e una forzatura verso le altre religioni; il sindaco si è spinto a sostenere che ciò rappresenterebbe una radicalizzazione inadeguata per il momento storico che stiamo vivendo mentre altri l’hanno definito come un attacco alla laicità del nostro Stato. C’è purtroppo di più, il consigliere Alessandro Tesi, ha addirittura affermato che la proposta e la relativa discussione gli avrebbe provocato dei conati di vomito ed il risultato è stata la sua temporanea uscita dall’aula durante il voto dell’atto. Tutta la maggioranza ha votato contro la nostra proposta tranne il presidente del consiglio Colzi e il consigliere Landi che si sono astenuti. Astenuti anche i consiglieri di opposizione Terreni, Rigacci e Bini mentre Tesi non ha partecipato al voto, giustificando la sua assenza attraverso una gravissima affermazione, ovvero che la nostra proposta gli provocava conati di vomito”. “Ci sono valori che dovrebbero essere  patrimonio di tutti proprio per il loro essere universale, appartenenti all’uomo nei quali dovremo tutti noi riconoscerci; così purtroppo a Campi Bisenzio  non è e non è stato”. Da qui la decisione di inviare una lettera aperta  a  tutti i parroci di Campi Bisenzio “ritenendo necessario – ha concluso Gandola – che essi siano messi al corrente e resi partecipi di quanto è avvenuto e della deriva del nostro corpo politico”.