Cmp, il M5S “Appoggiamo l’ipotesi di un centro smistamento pacchi”

SESTO FIORENTINO – “Poste Italiane è ancora un’azienda a maggioranza pubblica e deve assicurare che nessuno posto di lavoro sarà tolto a Sesto Fiorentino”. E’ quanto sostengono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle Andrea Quartani, consigliere regionale e Giovanni Policastro di Sesto Fiorentino presenti mercoledì scorso al presidio dei lavoratori al Cmp Centro Meccanografico Postale di Via Pasolini.
“Il piano di ridimensionamento del Centro Meccanografico, a vantaggio di Bologna, è conseguenza di scelte strategiche sbagliate e scarsa lungimiranza pubblica – sostengono i 5 Stelle – Nonostante i profitti dell’azienda, Poste poteva puntare sul business dei pacchi postali, favorito dalla diffusione dell’e-commerce e invece ancora una volta assistiamo ad una società pubblica che sbaglia strategia e fa pagare ai dipendenti la sua scarsa capacità amministrativa. Tramite i nostri portavoce in Parlamento, presenteremo interrogazioni in merito”.
Anche per i 5 Stelle il Cmp potrebbe diventare un centro di smistamento pacchi a livello regionale.
“Chiediamo, insieme ai lavoratori, che Sesto diventi un centro di smistamento regionali pacchi postali’ – continuano i pentastellati – Al momento come riferito dai rappresentanti sindacali, il sindaco della Città Metropolitana di Firenze non ha ancora risposto ad una loro richiesta di incontro.
Non c’è solo la situazione del Cmp, a Sesto in questi giorni c’è anche la protesta dei lavoratori, una settantina, dell’azienda di moda Cavalli.
“Pochi giorni fa l’Azienda Roberto Cavalli Spa – dicono i 5 Stelle – ha preannunciato l’avvio delle procedure di mobilità a carico dei lavoratori dello stabilimento dell’Osmannoro. E pensare che solo un anno fa, era proprio il fondatore dell’Azienda di moda, Roberto Cavalli, a rassicurare l’allora candidata a sindaco Sara Biagiotti, circa l’interesse ad investire sul territorio sestese. Nelle prossime settimane, distribuiremo volantini ai nostri banchini in piazza per cercare di evitare che su questi argomenti, che riguardano da vicino il nostro territorio, cali il silenzio”.