Un “Levriero” a sostegno della ricerca: premiata Alessandra Tesi

CAMPI BISENZIO – “Senso civico, solidarietà, rispetto dell’ambiente e degli altri sono i pilastri dei paesi più evoluti. L’Italia è piena di storie e persone che rappresentano questi valori. Campi non fa eccezione e non dobbiamo avere paura di portare allo scoperto gli esempi positivi”. Questa, dalla sua prima edizione, la motivazione che ha portato, […]

CAMPI BISENZIO – “Senso civico, solidarietà, rispetto dell’ambiente e degli altri sono i pilastri dei paesi più evoluti. L’Italia è piena di storie e persone che rappresentano questi valori. Campi non fa eccezione e non dobbiamo avere paura di portare allo scoperto gli esempi positivi”. Questa, dalla sua prima edizione, la motivazione che ha portato, due anni fa, all’istituzione del “Premio Levriero città di Campi”. Ed è proprio con questa motivazione che stamani il presidente del consiglio comunale, Alessio Colzi, colui che il premio l’ha ideato, ha accolto presso la “Sala Oriana Fallaci” del Comune di Campi, Alessandra Tesi. Giovane ricercatrice campigiana, ha ricevuto il “Levriero” anche in conseguenza di un altro premio, il prestigioso “Galileo Galilei”, che il Rotary Club Prato Filippo Lippi le ha conferito di recente presso l’Università di Pisa, per le sue ricerche “sulla regolamentazione della crescita delle cellule tumorali”. Non a caso, insieme a lei e ad Alessio Colzi erano presenti anche il sindaco Emiliano Fossi e il presidente del Rotary Club pratese Francesco Truscelli, da sempre in prima fila quando si tratta di dare il giusto risalto a chi si impegna e dimostra il proprio valore nel campo della ricerca. “Alessandra – ha detto Fossi – è un altro segno delle qualità che il territorio riesce a esprimere e con lei il “Premio Levriero” fa un deciso salto di qualità. Campi, che resta uno dei Comuni più giovani della provincia di Firenze, conferma oggi di essere parte integrante di una dimensione metropolitana più ampia, con potenzialità enormi e dove nascono e crescono persone che non hanno timore a guardare con fiducia al mondo che ci circonda”. “Il levriero – ha detto Alessio Colzi – è una figura perfetta per tante ragioni, non fosse altro perché è l’immagine dello stemma di Campi. Ma è anche l’animale “ideale”, soprattutto perché esprime bene cosa è o dovrebbe essere l’idea di una società proiettata al domani”. “Ricevere questo premio – ha detto Alessandra Tesi – mi onora e mi inorgoglisce. Da cosa nasce la mia passione per la ricerca? Innanzitutto da mia mamma che è una biologa. Il successivo impulso è stata un’esperienza a Londra che ha avuto la durata di un anno, dove ho capito che è fondamentale insistere nel fare ciò in cui si crede perchè, prima o poi, il lavoro viene premiato”. Insomma l’albo d’oro del “Premio Levriero” si arricchisce di un altro nome importante per Campi dopo Gionata Nencini (viaggiatore), Giada Cavataio (vice-campionessa mondiale di pattinaggio a rotelle), Nicola De Carlo (campione italiano di nuoto e membro del comitato italiano para-olimpico) e Lorenzo Bacci (medaglia d’oro agli Europei di tiro a segno). Un altro giorno “speciale”, almeno per la redazione di Piananotizie, sarà invece il prossimo 18 novembre quando, in sala consiliare, il “Premio Levriero città di Campi” sarà conferito alla memoria del nostro socio, collega ma soprattutto amico Daniele Calieri, scomparso prematuramente il 1 agosto scorso.