SIGNA – Il Fronte Nazionale, per voce del suo coordinatore comunale Alessandro Mori, torna a puntare il dito sulla sicurezza stradale del territorio signese. E per farlo parte dall’articolo 1 del Codice della strada che recita: “La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”. “E per far fronte a questo principio, – aggiunge Mori – quello di una società civile degna di tale nome, bisognerebbe guardare innanzitutto alla manutenzione ordinaria delle strade, un principio che sembra venire meno nel Comune di Signa dove si percepisce una sensazione di abbandono con un’evidente ricaduta nella sicurezza e nel decoro”. Basta guardare, infatti, sempre secondo Mori, “l’asfalto dissestato e una segnaletica orizzontale non più all’altezza della situazione”. Come esempio il coordinatore comunale del Fronte Nazionale prende le due strade di accesso al centro di San Mauro: “Via delle Molina e via delle Bertesche, interessate anche da attraversamenti pedonali rialzati; nessuno di questi rispetta le direttive del Ministero in merito alla segnaletica orizzontale, trasformando un manufatto creato per garantire maggiore sicurezza in un’anomalia stradale somigliante a una rampa di lancio anziché a dissuasori della velocità”. “Che dire inoltre – continua Mori – del manto stradale che nelle due strade presenta innumerevoli variazioni di livello a causa dei continui interventi delle varie aziende erogatrici di servizi, con risultati insoddisfacenti? Per non parlare dei marciapiedi che non risultano più confacenti con gli standard attuali, tanto che transitare per via delle Molina con una carrozzina o una sedia a rotelle è praticamente impossibile. Il Fronte Nazionale invita quindi l’amministrazione comunale a intervenire in modo concreto e non per slogan nel campo della sicurezza stradale, attuando un piano di manutenzione ordinaria che dovrebbe risultare elemento proprio di un’amministrazione organizzata quale evidentemente non è quella signese”.
