“Il lago di mitigazione e il nuovo ponte sull’Arno devono coesistere”. Parola dei sindaci Cristianini e Bagni

SIGNA – Il lago e il nuovo ponte sull’Arno devono convivere, parola di sindaci. Alberto Cristianini e Angela Bagni, sindaci di Signa e Lastra a Signa, su questo sono chiari: l’area naturalistica di 41 ettari, prevista dal masterplan dell’ampliamento dell’aeroporto Vespucci, dovrà coesistere con il tracciato della bretellina e con il nuovo ponte sull’Arno. In […]

SIGNA – Il lago e il nuovo ponte sull’Arno devono convivere, parola di sindaci. Alberto Cristianini e Angela Bagni, sindaci di Signa e Lastra a Signa, su questo sono chiari: l’area naturalistica di 41 ettari, prevista dal masterplan dell’ampliamento dell’aeroporto Vespucci, dovrà coesistere con il tracciato della bretellina e con il nuovo ponte sull’Arno. In sostanza questa la posizione, esposta con decisione stamani alla conferenza stampa in Comune a Signa a cui doveva partecipare anche il presidente della Regione Enrico Rossi, trattenuto a Pisa per motivi familiari e a cui erano presenti i consiglieri regionali della Piana, Paolo Bambagioni e Monia Monni.

“Questa sera – ha spiegato Cristianini – il Consiglio comunale di Signa è chiamato a votare la variante urbanistica relativa all’opera di mitigazione. Sottolineo che non si tratta di un atto che ci chiede di esprimere se siamo favorevoli o meno all’ampliamento dell’aeroporto ma nello specifico alla variante sull’area, che prevede un lago e un parco di area naturalistica. Sembrava che questa opera potesse mettere a repentaglio la realizzazione del ponte, ma io e il sindaco di Lastra a Signa ci siamo attivati su tutti i tavoli perché non possiamo permetterci di perdere questa opportunità, dopo 50 anni che i nostri cittadini aspettano una risposta dal punto di vista del traffico, dello sviluppo e della qualità della vita. Dopo un confronto con la Regione e Toscana Aeroporti, siamo arrivati alla soluzione di mantenere entrambe le opere e il Consiglio regionale, il 21 novembre scorso, ha approvato una risoluzione che prevede questo. A questo punto, il Consiglio comunale signese si esprimerà e il parere andrà in Conferenza di Servizi a Roma sull’aeroporto”.

L’area interessata è un’area di laminazione del Bisenzio tra il fiume e la zona tra San Mauro e i Colli, che andrà a sostituire quella inizialmente prevista a Peretola, che comprende un lago e un parco con un centro visita per l’osservazione dell’avifauna. Resta da capire quindi il nuovo percorso di collegamento con il nuovo ponte sull’Arno, tutto da definire.

Sull’importanza del nuovo ponte ha parlato anche Angela Bagni. “Ci siamo molto preoccupati quando è slittata la partenza del percorso partecipativo, cui sono chiamati i cittadini e i comitati, favorevoli alla realizzazione dell’opera – ha detto il sindaco – le nostre comunità aspettano da 50 anni una soluzione a questo problema, aggravato negli ultimi anni con l’arrivo dei grandi marchi della moda nella zona di Scandicci. Siamo sotto assedio: quotidianamente la FiPiLi bloccata, adesso anche la 76 a senso unico alternato per un tratto per una frana. La soluzione è il ponte ed è una guerra a cui non possiamo sottrarci”.

Sull’iter burocratico è intervenuto il consigliere regionale Bambagioni. “Il Consiglio regionale – ha detto – ha approvato il Piano di indirizzo territoriale in variante che ha inserito il lago e il parco a Signa come opera di mitigazione. Questo impattava sulla strada di collegamento al nuovo ponte e quindi è stata votata una risoluzione che preveda la presenza di entrambe le opere. Tra l’altro il presidente Rossi e l’assessore Ceccarelli hanno confermato la priorità dell’infrastruttura per lo sviluppo della Piana e della Toscana. Adesso dovrà essere individuato un tracciato che sia compatibile con il parco. Intanto la Regione si è impegnata a finanziare il ponte con 30 milioni di euro con l’Unione Europea”.

“I sindaci stanno facendo una giusta battaglia – ha detto la consigliera regionale Monni – per lo sviluppo dei loro territori. La Regione è disposta a cofinanziare l’opera, che dall’iniziale progetto di 60 milioni si è tramutato in un’opera più snella e più economica, da 30 milioni. L’opera di mitigazione prevista dalla variante non è solo un lago, è un parco a tutti gli effetti, con percorsi e aperto ai cittadini. Sono fiduciosa che sulla questione del ponte stavolta si volti pagina”.

Questa la mappa con l’area del lago e del parco prevista dalla variante: