Disabilità, non autosufficienza e “vita indipendente”: dalla Regione oltre 270 milioni per il 2019

FIRENZE – Dalla Regione oltre 270 milioni di euro per la disabilità, la non autosufficienza, la “vita indipendente”. E un progetto sperimentale per interventi di adattamento domestico per il sostegno alla domiciliarità, che ora va a regime. Inoltre, a partire dallo scorso 1 gennaio è stata adeguata la quota sanitaria per la non autosufficienza all’interno […]

FIRENZE – Dalla Regione oltre 270 milioni di euro per la disabilità, la non autosufficienza, la “vita indipendente”. E un progetto sperimentale per interventi di adattamento domestico per il sostegno alla domiciliarità, che ora va a regime. Inoltre, a partire dallo scorso 1 gennaio è stata adeguata la quota sanitaria per la non autosufficienza all’interno delle Rsa. E ci sarà un adeguamento anche per le tariffe per i Centri di riabilitazione extraospedaliera. Tutto questo è previsto da quattro delibere presentate dall’assessore regionale al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvate dalla giunta nelle ultime sedute del 2018.

“Prosegue e si intensifica – spiega Saccardi – il nostro impegno sul fronte della disabilità e della non autosufficienza, che è per noi una priorità. In questi ultimi anni abbiamo aumentato iniziative e progetti, sono cresciute le cifre investite in questo settore, ed è salito anche sensibilmente il numero di persone prese in carico nelle Rsa e nei Centri diurni. Non vogliamo lasciare sole le famiglie, che devono sentirsi sostenute e affiancate nell’assistenza ai loro congiunti disabili, anziani, non autosufficienti”.

Fondo regionale per la non autosufficienza 2019
La Regione destina alle Zone distretto o alle Società della Salute la cifra complessiva di 63.878.675 euro per la non autosufficienza, di cui 54.878.675 per l’estensione dei servizi domiciliari alla popolazione in condizioni di disabilità e di non autosufficienza di età superiore ai 65 anni, e il sostegno al sistema integrato a favore delle persone non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni; e 9.000.000 per la continuità dei progetti di “vita indipendente”. La cifra complessiva di quasi 64 milioni verrà così ripartita tra le aziende sanitarie: 21.723.851 all’Azienda sanitaria Toscana nord ovest, 27.460.153 all’Azienda Toscana centro e 14.694.670 all’Azienda Toscana sud est.

Adeguamento della quota sanitaria per le Rsa
La Regione dal 2017 dà indicazione alle Aziende sanitarie di utilizzare la somma complessiva di 202 milioni per l’inserimento di persone anziane ultra65enni non autosufficienti in Rsa e Centri diurni. Dal 1 gennaio 2019, la quota sanitaria viene adeguata, attuando un incremento di 0,60 euro al giorno, e un ulteriore aumento (0,40 euro) al giorno è previsto dal 1 gennaio 2020. Di conseguenza, nel 2019 la somma complessiva per l’inserimento di persone anziane ultra65enni non autosufficienti in Rsa e Centri diurni passa a 204.316.600,00, prevedendo per le quote sanitarie i seguenti budget aziendali: Azienda Toscana centro: 102.158.300; Azienda Toscana nord ovest: 50.573.400; Azienda Toscana sud est: 51.584.900.
che garantisce l’attività assistenziale differenziata all’interno delle Rsa.

Autonomia delle persone con disabilità: interventi di adattamento domestico per il sostegno alla domiciliarità
All’interno delle prestazioni erogate con il Fondo per la non autosufficienza, le UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare), in sede di valutazione e definizione del Progetto di vita, possono prevedere il sopralluogo dell’abitazione per una consulenza per migliorare l’autonomia all’interno della propria casa ed, eventualmente, un contributo finalizzato al sostegno delle spese per gli adattamenti consigliati. Per questo viene assegnata la somma di 100.000 euro all’Azienda sanitaria Toscana centro, in cui risiede il CRA (Centro Regionale per l’Accessibilità), che si occupa di accessibilità e barriere architettoniche, e che metterà a disposizione personale esperto di accessibilità, attraverso specifici accordi con l’Università di Firenze o altri eventuali soggetti competenti in materia.