Crisi aziendali, dal 1 gennaio al 30 settembre aperti 74 tavoli per oltre 10.000 lavoratori

FIRENZE – Dal 1 gennaio al 30 settembre scorso sono risultati aperti 74 tavoli, per altrettante vertenze aziendali, dall’Unità di crisi lavoro della Regione, per un totale di 10.621 lavoratori coinvolti e 6.316 posti di lavoro a rischio, che si riferiscono, cioè, ad aziende in cui ci siano esuberi dichiarati o si faccia ricorso ad […]

FIRENZE – Dal 1 gennaio al 30 settembre scorso sono risultati aperti 74 tavoli, per altrettante vertenze aziendali, dall’Unità di crisi lavoro della Regione, per un totale di 10.621 lavoratori coinvolti e 6.316 posti di lavoro a rischio, che si riferiscono, cioè, ad aziende in cui ci siano esuberi dichiarati o si faccia ricorso ad ammortizzatori sociali. I dati si riferiscono ai dipendenti diretti, indotto escluso. Le vertenze che, al 30 settembre, risultavano ancora aperte erano 45, per un totale di oltre 7.000 lavoratori coinvolti (7.381) e 5.582 posti di lavoro a rischio. Guardando ai settori delle aziende coinvolte, la parte più rilevante delle vertenze si riferisce, come già nel passato trimestre, all’industria (83%), mentre riguarda commercio, trasporto e magazzinaggio il 7% delle crisi affrontate. L’edilizia incide per un 5%, l’informazione/comunicazione per un 3%, le altre attività dei servizi il 2%. Nel 18% dei casi si tratta di aziende oltre i 250 addetti diretti presenti nelle unità produttive toscane, nel 27% fra i 51 e i 250 addetti, nel 43% fra 16 e 50 e nel 12% dei casi sotto i 15. Nel 57% dei casi le aziende coinvolte sono gruppi o aziende con stabilimenti anche fuori regione, mentre il 43% dei tavoli riguarda aziende con stabilimenti solo in Toscana, non appartenenti a gruppi nazionali o internazionali. In 14 casi, al tavolo regionale è stato necessario affiancare un tavolo nazionale, aperto presso il ministero dello Sviluppo Economico, che la Regione ha seguito, nei momenti più caldi delle crisi, con lo stesso presidente Rossi e sempre e comunque con l’Unità di crisi guidata dal consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini. E’ il caso dei tavoli per Cantarelli, Bekaert, Nodavia/Condotte (Cantieri Alta velocità), Aferpi/Jindal, Magona, Richard Ginori, Unicoop Tirreno, Kme, Mercatone Uno, Panitaly, Intecs, Mondomarine (ex Cantieri Navali di Pisa), Tmm, Bassilichi/Nexi, Whirlpool, Floramiata. In provincia di Firenze le aziende coinvolte sono Albor, Antella5, Aton Luce, Bekaert, Bertolotti, Commprove Technologies, Coop L’Avvenire 1921, Coop Edili Appennino (Cea), Decoart, Donatello Costruzioni Generali, Effeti Industrie, GBG, Istituto de Angeli, Italia 7, La Falegnami, Malo, Multiservice, Nodavia, Register.it, Richard Ginori, Roberto Cavalli, Sannini in liquidazione, Pietro Signorini e Figli, Sims, TBS.it, Ulivelli.