“Bloodymary” al Teatro della Limonaia

SESTO FIORENTINO – “Bloodymary” è il titolo dello spettacolo in programma al Teatro della Limonaia nell’ambito della rassegna T.R.A.M., sabato 24 novembre allee 21 e domenica 25 novembre alle 17. Si tratta di un monologo per donna su un testo di Francesco Mancini, con l’adattamento di Massimo Conti, Francesco Mancini d la regia, scene, luci, costumi […]

SESTO FIORENTINO – “Bloodymary” è il titolo dello spettacolo in programma al Teatro della Limonaia nell’ambito della rassegna T.R.A.M., sabato 24 novembre allee 21 e domenica 25 novembre alle 17. Si tratta di un monologo per donna su un testo di Francesco Mancini, con l’adattamento di Massimo Conti, Francesco Mancini d la regia, scene, luci, costumi di Massimo Conti. In scena Francesco Mancini. Prodotto da Attodue in collaborazione con spazioK.Kinkaleri. Alla Limonaia sarà in prima nazionale.

In “Bloodymary” una donna dichiara di essere stata ammazzata e di essere nata.
Questo testo, un “monologo per donna” interpretato da un attore è diventato per
me una partitura per un corpo desiderante nella sua condizione di esistenza, depurato dalle relazioni sociali, dove vivere è cercare di divenire. Evidentemente non c’è solo la morte da considerare ma anche le condizioni di una vita. Nel ritmo di ogni trasformazione, ogni corpo è una cosa che sente il mondo in movimento e se stesso in mutazione. Ogni corpo è un luogo del desiderio in quanto tale e non per quello che suscita; ogni corpo desidera fuggire non per dissolversi o evacuare, ma per affermare una immagine di sé nel desiderio. Fuggire per continuare ad inseguire una possibilità di trasformazione. Un corpo nudo è un corpo sacro come quello di un animale incontrato nel bosco o in un Night Club. E lascia il segno della sua proclamazione, creando un unico pensiero sublime.