Baratti (Lega) “Tempi lunghi per l’accesso agli atti. Scriverò al Prefetto”

CALENZANO – Tempi troppo lunghi per avere informazioni. E’ quanto afferma il consigliere della Lega Daniele Baratti lamentando il fatto che “da luglio 2018 e tenendo conto che il regolamento prevede 30 giorni per la risposta ad un accesso agli atti, non ho ricevuto i dati delle spese annuali sostenute dalla Calenzano Comune srl”. La […]

CALENZANO – Tempi troppo lunghi per avere informazioni. E’ quanto afferma il consigliere della Lega Daniele Baratti lamentando il fatto che “da luglio 2018 e tenendo conto che il regolamento prevede 30 giorni per la risposta ad un accesso agli atti, non ho ricevuto i dati delle spese annuali sostenute dalla Calenzano Comune srl”. La richiesta del consigliere Baratti, spiega in una nota, era stata presentata il 18 luglio dello scorso anno per “ricevere alcuni dati sull’immobile St.Art situato in via Garibaldi”. Ma, prosegue il consigliere della Lega, “il 2 agosto venivo informato che, visto l’avvento del periodo di ferie, era necessario procastinare l’argomento al mese di settembre”. Baratti aggiunge che “il 21 settembre, ricevevo una seconda risposta che esauriva solo in parte le mie richieste; si specificava che l’immobile era stato acquistato nel 2007 dalla Calenzano Comune srl per un controvalore di euro 1.735.000 per poi essere concesso gratuitamente all’Atc. Riguardo alla richiesta delle spese annuali (anche di carattere manutentivo) si rilevava che non poteva essere accolta in ragione del tenore esplorativo che sarebbe gravato sulla Società per la grossa mole di documenti. Contrario a tale decisione chiedevo l’intervento del segretario comunale per poi, in data 2 novembre, effettuare un nuovo sollecito. Il 5 novembre, data dell’ultima risposta ricevuta, mi veniva comunicato che i dati sulle spese sostenute sarebbero stati forniti entro 60 giorni viste le difficoltà nel ricostruire la situazione fin dall’acquisto del cespite”.
I tempi si sono quindi allungati e Baratti annuncia che “vista la situazione ‘imbarazzante’ creatasi, scriverò al Prefetto per vedere tutelato un mio diritto”.